


I romanzi di Verne sono diventati popolarissimi, le sue ipotesi scientifiche e le profezie tecnologiche hanno inaugurato un nuovo genere. La serie dei Viaggi straordinari attraverso i mondi conosciuti e sconosciuti aveva lo scopo di riassumere tutte le conoscenze geografiche, geologiche, fisiche e astronomiche accumulate dalla scienza moderna. Il loro contenuto precorre le conquiste tecnologiche successive e rimane l'anticipazione più sbalorditiva degli odierni viaggi nello spazio. Verne ha dedicato a Cristoforo Colombo un volume della Storia generale dei viaggi e delle scoperte geografiche, pubblicato nel 1882, per la stesura del quale si è servito della collaborazione del geografo Gabriel Marcel, impiegato alla Biblioteca Nazionale di Parigi, che poteva consultare i documenti originali e le riproduzioni delle lettere e dei dispacci scritti da Colombo e dal suoi ufficiali. Sotto la penna del grande narratore francese, l'impresa dell'Ammiraglio diventa un'appassionante avventura.

Il libro di Verne è molto favorevole a Colombo, troppo per avere il valore di un documento storico. Se la sua bravura come marinaio era indiscutibile, la sua abilità a trattare con le persone e con i suoi stessi collaboratori, era di gran lunga inferiore e molti episodi, come i rapporti con i locali e l'ammutinamento dei marinai, non sono descritti da Verne in modo realistico. Ma "la gloria di Colombo sta nell'essere partito, non nell'essere arrivato" dice lo scrittore ed è proprio al grande coraggio dimostrato dall'Ammiraglio nell'affrontare l'Oceano sconosciuto che deve essere legata la sua fama.
